Partenope e Napoli

Il corpo esanime della sirena sarebbe giunto nel luogo in cui oggi sorge Castel dell'Ovo e proprio lì le sarebbe stata dedicata una corsa con le fiaccole, che ogni anno si compiva in suo onore (le cosiddette Lampadedromie). Il Suida, lessicografo bizantino del decimo secolo, ci fa sapere che a Napoli fu eretta una statua della sirena (Νeapolis, urbs Ιtalie celebris, in qua Parthenopes Sirenis statua collocata est), ma non spiega se ai suoi tempi detto monumento era ancora esistente. A Napoli Partenope era venerata come dea protettrice; per esempio, Virgilio utilizzava il suo nome in senso metonimico e, da qui a partire dalla prima età moderna, con storici e cronisti aragonesi e barocchi, la sirena veniva utilizzata come esempio antonomastico della doppiezza della natura dei meridionali o della loro lascivia.

Lungomare Caracciolo

Via Caracciolo è una lunga ed ampia promenade di Napoli, che, fiancheggiando il Parco della Villa Comunale e la Riviera di Chiaia, costituisce parte del lungomare della città.

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